lunedì 25 aprile 2022

24/04/2022 prosa 3

Nel napoletano non esiste il verbo dovere, e la necessità si esprime con l’aiuto del latino: have’ ’a. Il dialetto più antico d’Italia, figlio di Roma e di Grecia, non conosce l’urgenza del fare. Il parlante medio, ignaro di questa lacuna, confonde così obbligo e possibilità: si havessa, ch’avessa, nunn havessa, possiedono allo stesso tempo il significato di dovere e potere. 
Il napoletano ha una grammatica rigida, ma è filologicamente scorretto. I suoi principi sono quelli della poesia: il ritmo, l’immagine, l’ambiguità del significato. È per questo che alla lengua nostra manca anche il verbo ‘amo’, poiché difettando nel condizionale, confonde il desiderio con l’eventuale.



 

2 commenti:

  1. Che io sappia, nemmeno in alcun dialetto dell’Italia settentrionale esiste il verbo “amare”.

    Mi ha poi incuriosito che tu definisca il Napoletano “il dialetto più antico”. È un’espressione iperbolica o c’è qualche attestazione in quel senso?

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    1. non sapevo di questa lacuna nei dialetti del Settentrione. Sul dialetto più antico d'Italia ho chiaramente utilizzato un'iperbole. Dopotutto è un pezzetto lirico...

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