sabato 18 agosto 2018

Precipitai nel terrore








Precipitai nel terrore quando 

realizzai che Tutto era Uno
che le stelle del mare erano specchio
delle stelle nel cielo e negli occhi
tu avevi le galassie gli eoni 
immisurabili del cosmo. Fu
così che io caddi dalle somme vette
dell’ingegno lì dove mi avventavo
senza reti convinto che l’amore 
fosse un gioco e che fosse in fondo 
poca cosa sostare ogni tanto
lungo le morbide convalli dei
tuoi seni quando la terra sembrava 
così in basso così lontana io
l’avevo posta per cercare un limite
che non aveva luogo la ennesima 
chimera di una mente ormai malata 
ossessionata dalle proprie fisime
inutili pensieri recidivi 
fumo negli occhi fumo nella strozza
asfissia polmonare malattia 
debolezza

                                  e fu così che io caddi

a un palmo dalle stelle e giù (giù a picco)
verso una rete che avrei capito 
solo dopo

avevi messo tu

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